Ömer Tetik, CEO di BT: "Stiamo entrando, come paese e come mercato, nel radar di nuove entità".

Banca Transilvania ha venduto 500 milioni di euro di obbligazioni alla fine di aprile. Oltre l'80% dell'emissione totale è stato sottoscritto in poche ore da investitori internazionali provenienti da quasi 20 Paesi. In questo contesto, Ӧmer Tetik, CEO di Banca Transilvania, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Ziarul Financiar.

Perché avete scelto 500 milioni di euro?

Il nostro piano iniziale partiva da 300 milioni di euro, ma durante le discussioni e l'offerta abbiamo riscontrato una domanda significativa a un rendimento soddisfacente e quindi abbiamo visto l'opportunità di aggiungere una tranche, fornendo così una migliore allocazione agli investitori nell'offerta. 500 milioni è anche un ticket standard, per i mercati internazionali, in termini di liquidità di un'emissione, che è importante sia durante l'offerta sia in seguito, una volta che viene scambiata in borsa. In breve, si tratta di un importo che ci garantisce un finanziamento significativo e un buon livello di costi rispetto a emissioni simili. A questo livello di importo ci siamo trovati in un punto ottimale, mentre a un livello di importo standard abbiamo ottimizzato tutti i parametri dell'offerta.

Qual è stato l'interesse complessivo degli investitori e perché avete scelto 500 milioni di euro?

L'interesse degli investitori è stato elevato e l'emissione è stata sottoscritta in poche ore. Gli ordini totali per questo livello di rendimento sono stati di quasi 900 milioni di euro, ma se avessimo considerato un rendimento leggermente superiore, l'interesse degli investitori sarebbe stato significativamente più alto.

Abbiamo scelto questo livello di ticket perché è standard e ci permette di avere un costo competitivo e una buona allocazione per gli investitori che hanno espresso interesse.

Quali sono le condizioni di mercato attuali? Cosa ci dicono?

Gli investitori sono selettivi al momento e preferiscono investire in società/banche che hanno ottime prospettive, ma è chiaro che c'è appetito per tali investimenti. Riteniamo che il successo dell'emissione dimostri la fiducia degli investitori stranieri nella posizione e nella strategia di BT, nonché l'elevato magnetismo della banca. Ci auguriamo che la nostra emissione faccia da apripista e che si assista a un aumento dei finanziamenti internazionali per il nostro sistema bancario, soprattutto perché ora abbiamo stabilito un punto di riferimento.

Qual è la struttura degli investitori per paese come quota di finanziamento?

Oltre l'80% dell'emissione totale è stato sottoscritto da investitori internazionali e stranieri provenienti da quasi 20 paesi. 80 investitori - fondi d'investimento, istituzioni finanziarie, fondi pensione, banche commerciali e centrali e compagnie assicurative - hanno sottoscritto l'offerta, con la BERS come anchor investor con 90 milioni di euro. Gli investitori provenivano da Paesi come il Regno Unito - oltre il 30%, i Paesi Bassi - circa il 15%, la Svizzera - circa il 12% e gli Stati Uniti il 10%.

Quanto avete attirato dagli investitori rumeni?

Il 20% degli investimenti proviene dalla Romania.

Dove sono la maggior parte degli investitori che hanno sottoscritto?

Regno Unito

Quale anchor investor avete in questa emissione? Quanto ha sottoscritto la BERS?

La BERS, che è anche uno degli azionisti di Banca Transilvania, è stata l'anchor investor con 90 milioni di euro.

Come è stato determinato il rendimento del 9% e in base a quali parametri?

Come per ogni offerta di questo tipo, il rendimento viene determinato sulla base delle consultazioni tra gli intermediari e l'emittente, nonché del feedback degli investitori (feedback che nel caso di BT si è manifestato anche nell'elevato grado di oversubscription e nella rapidità con cui l'offerta è stata superata). Le discussioni iniziali partivano da un rendimento più alto, pari al 9,5%, ma dato l'interesse molto elevato degli investitori, siamo riusciti a ridurre il rendimento, garantendo comunque una buona allocazione per i soggetti interessati. Il rendimento è buono rispetto alle emissioni considerate comparabili, anche in condizioni di mercato più calme, ma ci mostra comunque gli alti costi con cui anche le banche si finanziano in questo momento, in tutto il mondo.

Cosa farete con il denaro attratto?

Gli importi prelevati saranno trattati come fondi propri e debiti ammissibili del MREL. Gli standard europei del MREL richiedono alle banche di garantire in ogni momento un livello ottimale di fondi ammissibili al MREL, separati dai depositi dei clienti, che sono garantiti dal Fondo di garanzia dei depositi bancari.

L'emissione rientra nel piano di crescita della BT, mantenendo il ritmo accelerato di finanziamento dell'economia e della Romania. Gli importi raccolti con l'emissione sono assimilati al capitale e hanno un forte effetto moltiplicatore in termini di potenziale di finanziamento dell'economia. Ogni euro raccolto nell'ambito dell'emissione ci consente di erogare prestiti almeno cinque volte superiori, il che è importante in un momento in cui la Romania ha bisogno di ingenti investimenti pubblici e privati per colmare il divario con l'Europa occidentale.

Perché la Borsa di Dublino e non quella di Bucarest? Perché Dublino?

L'emissione è stata sottoscritta da un gran numero di investitori internazionali, che sono abituati a operare in determinati mercati e che dovrebbero affrontare ulteriori formalità per entrare in nuovi mercati.

Inoltre, riteniamo che per la Romania, il mercato dei capitali rumeno e la BVB, questa transazione significhi maggiore visibilità: stiamo entrando, come Paese e come mercato, nel radar di nuove entità, che porteranno nuovi investitori.

Ovviamente, per le emissioni future, a seconda del tipo di investitori a cui ci si rivolge e delle altre condizioni specifiche delle offerte, stiamo valutando anche la possibilità di quotarci alla Borsa di Bucarest, soprattutto perché per noi, come gruppo finanziario, lo sviluppo della Borsa di Bucarest e del mercato dei capitali locale è una priorità immediata.