Il 50% del mercato medico lavora con Banca Transilvania

Banca Transilvania, il più grande finanziatore del settore medico, supporta oltre 60.000 medici e aziende mediche. BT ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del sistema sanitario privato rumeno soprattutto negli ultimi 15 anni, con l'istituzione della Divisione per i medici (DPM).

Abbiamo grande rispetto per i medici e il loro lavoro. Finanziamo uffici, cliniche, ospedali privati, attrezzature, siamo partner di idee imprenditoriali. La salute è un settore chiave per la Romania e gli investimenti in quest'area contribuiscono a colmare il divario del nostro Paese con l'Occidente, afferma Ӧmer Tetik, Direttore Generale di Banca Transilvania.

L'impatto della Divisione per i Medici nei suoi 15 anni di attività:

• Oltre 60.000 medici e aziende mediche hanno scelto di lavorare con BT, vale a dire il 50% del mercato medicale.
• Con oltre 3 miliardi di lei di prestiti in bilancio, Banca Transilvania è il più grande creditore del sistema sanitario.
• Con oltre 4 miliardi di lei in depositi e risorse, BT è la banca di medici preferita per preservare i risparmi.

La Divisione per i medici, un'iniziativa sostenuta dal Collegio rumeno dei medici

• Attraverso dpm, la banca sostiene iniziative private in campo medico. I clienti sono persone fisiche e giuridiche - ospedali, cliniche, singoli studi medici, LLC, PFA, laboratori odontotecnici, nonché fornitori di attrezzature mediche.
• Il finanziamento è per lo sviluppo di progetti personali e professionali - apertura di studi medici, acquisto di attrezzature mediche, partecipazione a congressi, ecc.
• La banca supporta i medici anche con consulenze di nicchia in materia contabile, autorizzazioni e legislazione specifica del gabinetto, soluzioni di telemedicina, ecc.
• 60 persone fanno parte del team DPM della banca, compresi i medici.
• 8 uffici di Banca Transilvania nelle principali città universitarie sono dedicati ai medici.
• BT ha per i medici tra cui un team di Call Center dedicato.

Banca Transilvania ha donato 2 milioni di euro durante la pandemia agli ospedali di oltre 30 località.